Accesso ipnotico all'inconscio: la tecnica del sovraccarico (parte 1)

In ipnosi ericksoniana la tecnica del sovraccarico è molto utilizzata.

La teoria su cui si fonda questo sistema di induzione della trance ipnotica è stato trattato su questo precedente articolo: teoria del sovraccarico per indurre la trance in ipnosi ericksoniana.

Nel presente invece si vanno ad esporre alcune tecniche base per l'induzione della trance tramite tecnica del sovraccarico. Nei successivi articoli vi offriremo sistemi alternativi aggiuntivi; per ora concentriamoci su quelli di base.

La tecnica del sovraccarico è radicata sul portare alla consapevolezza elementi inconsci. Tutto ciò che
può essere immediatamente percepito ma non rientra nella percezione cosciente, se fatto emergere, porta a sovraccaricare fino al tilt. Non sempre siamo consapevoli della temperatura del luogo in cui stiamo, e possiamo percepirla tramite la nostra pelle. Appena io invio questa informazione, i riceventi possono iniziare a far caso alla temperatura della propria pelle, in questo caso avrò fatto si che una parte delle percezioni inconsce venga portato alla luce della consapevolezza. Ora, un elemento in più risiede nella coscienza vigile. 

Se si portano all'attenzione attiva molti elementi, magari relativi a più di un sistema percettivo (es: visivo, auditivo, ecc) allora potrò capire che potrei apportare un sovraccarico. Si intende che la mente conscia dovrà gestire più informazioni del normale, infatti delegare certe cose all'inconscio serve spesso a liberarsi di un carico in modo da consentire alle capacità mentali attive di essere snelle. Portando invece l'attenzione su cose 'rimosse' possiamo creare il processo inverso, come ad indurre un appesantimento, appunto: un sovraccarico sensoriale.

L' ipnosi ericksoniana aiuta ad accedere all'inconscio della persona mandandola in trance. Una volta indotta la trance, e spesso ciò viene appunto definito ipnotizzare o mandare in ipnosi, l'inconscio sarà pressoché accessibile. Un buon metodo per farlo è sovraccaricare la parte consapevole fino a darle tanto lavoro, una mole pesante di informazioni da tenere e indurla a muoversi verso un calo dell'attenzione che possiamo definire trance ipnotica.

Quindi effettuando una cernita di alcuni elementi visivi, cinestesici, auditivi e se vogliamo anche relativi all'olfatto e al gusto, possiamo iniziare il nostro percorso verso l'induzione dell'ipnosi. Andremo a scegliere accuratamente quelle percezioni che immediatamente possono essere verificate e valutate come 'sempre vere'. Ad esempio potremo sempre percepire una temperatura esterna, potremo sempre percepire la velocità del nostro respiro, la tipologia degli eventuali suoni dell'ambiente, le particolari caratteristiche delle forme degli oggetti intorno a noi se presenti, o il tono della voce di qualcuno che ascoltiamo... 

Non indico mai con esattezza cosa c'è nell'immediata percezione. Quindi non dirò mai 'il freddo che senti', o 'la luce rilassante', o 'la voce profonda', ecc. Ma sarò più generale. Spesso è soggettivo il 'freddo', il 'rilassante', il 'profondo'. Ma è sempre vero che l'aria ha una 'certa temperatura', che una voce ha una 'certa velocità', che un viso ha i 'suoi particolari tratti', ecc. Mai cozzare con l'idea interna del destinatario. Dobbiamo farlo assorbire, in un contesto di innegabilità di ciò che diciamo, tra le percezioni dell'ambiente.

Ciò che portiamo a consapevolezza conscia è più efficace se facciamo attenzione a richiamarlo qualora non sia già percepito. Tutti ad esempio, ora sappiamo che si stanno inglobando le parole che io sto inviando in questo esatto istante. Ma non tutti hanno ancora percepito la posizione del proprio corpo, la sensazione che i propri vestiti danno indossandoli, la tipologia dei colori che state vedendo, i suoni forti o lievi che esistono.. finché io non li ho appena richiamati. Quindi portandoli alla coscienza li ho rapiti dall'inconscio e messi sulla vostra memoria presente e vivida. In questo modo l'ho maggiormente sovraccaricata ad un certo livello. Richiamate elementi non scontati, elementi che tendenzialmente non saranno 'già' percepiti, e il compito funzionerà.

Eseguendo ad arte, creerete il sovraccarico ipnotico. Indurrete la persona in trance ipnotica più o meno velocemente. Fate attenzione a ciò che ottenete come feedback da chi vi riceve. Potreste notare i segnali caratteristici della trance (al che state facendo bene) oppure no (in questo caso va modificato qualcosa). Milton Erickson era un mago nel capire gli stati di un paziente mentre faceva le sue sedute di ipnosi indiretta conversazionale in modo da calibrare all'istante la sua strategia. Cercare di fare lo stesso migliorando sepre con la pratica sarà di notevole aiuto al vostro lavoro ipnotico.

Quindi ricordate di sovraccaricare inducendo frasi che portano l'interlocutore ad assorbire elementi che fino a quel momento erano inconsci, fino al tilt. Avrete mano a mano uno spiraglio sempre più aperto per inserire successivamente i vostri comandi. Quella dei comandi ipnotici da indurre una volta creata la situazione di recettività adatta è un altro argomento; qui vogliamo per il momento esclusivamente dare delle nozioni per indurre trance e ipnosi in modo ericksoniano. Vedremo in successivi articoli come utilizzare tutto questo. Nei successivi articoli inoltre potrete trovare procedure aggiuntive per creare sovraccarico induttivo. 

Si augura una buona sperimentazione!
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